Uno studio pubblicato su JAMA Neurology ha confrontato per la prima volta l’efficacia della terapia genica (GT) mirata al gene OTOF con l’impianto cocleare (CI), attuale standard di trattamento per la sordità congenita, evidenziando risultati clinicamente rilevanti a favore della GT in termini di percezione uditiva e del linguaggio.
Condotto tra dicembre 2022 e novembre 2024 in un ospedale di riferimento in Cina, lo studio di coorte ha incluso 72 bambini con sordità congenita severa o totale, di età compresa tra 1 e 18 anni. I partecipanti sono stati selezionati da una popolazione di oltre 1.500 soggetti e abbinati per durata della sordità, soglia uditiva e capacità linguistica preoperatoria. Sono stati esclusi i casi con malformazioni dell’orecchio interno o anomalie del nervo vestibolo-cocleare.
I risultati hanno mostrato che i pazienti trattati con GT presentavano soglie di risposta del tronco encefalico normalizzate a 54,8 dB nHL dopo 12 mesi, rispetto a valori iniziali superiori a 95 dB. Nella scala IT-MAIS/MAIS, i pazienti con sola GT hanno ottenuto punteggi significativamente superiori a quelli trattati con CI sia a 6 mesi (mediana 31,0 vs 23,5; P = 0,01) sia a 12 mesi (mediana 32,0 vs 28,0; P = 0,007). Inoltre, la latenza del mismatch negativity (MMN), indice neurofisiologico dell’elaborazione dell’informazione uditiva, era inferiore nei soggetti con GT già a 6 mesi, indicando un’elaborazione più rapida degli stimoli sonori.
Nelle analisi su gruppi bimodali, i pazienti con GT attiva unilateralmente e CI spento nell’altro orecchio hanno mostrato migliori prestazioni nella comprensione del parlato in ambienti rumorosi rispetto ai soggetti con solo CI (mediana disillabe −1,0 dB SPL vs 5,3 dB SPL; P = 0,03). Inoltre, i pazienti con combinazione GT+CI cantavano con maggiore accuratezza (66,6% vs 37,1%; P = 0,04) e avevano MMN più brevi (0,08 s vs 0,21 s; P = 0,01) rispetto ai soggetti con doppio impianto cocleare.
In conclusione, la terapia genica per il gene OTOF ha dimostrato un recupero stabile dell’udito e un vantaggio clinico superiore rispetto all’impianto cocleare sia in ambienti silenziosi che rumorosi, oltre a migliori abilità musicali. Questi risultati suggeriscono che la GT potrebbe rappresentare una valida alternativa terapeutica nei casi di sordità congenita su base genetica.
JAMA Neurol. Published online July 21, 2025. doi:10.1001/jamaneurol.2025.2053